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Verso Stagione 3

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

25 luglio 2022

Buone a Nulla è il workshop presentato da Ilaria Dal Lago e l’associazione culturale Genealogie del Futuro, all’interno del programma di ricerca della Stagione 3 di VERSO, ospitato presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.

Buone a Nulla

workshop

Come si sentirebbe il nostro corpo se lasciato libero di vivere la propria fragilità, senza pressioni temporali e produttive esterne? 

Buone a Nulla riprende il testo Good for nothing di Mark Fisher in cui l’autore analizza la propria depressione, riflettendo sulle cause politiche e sociali riconducibili a forme di oppressione di classe (ma anche di razza o di genere) esercitate dal potere. Questo genera nell’individuo un sentimento di inferiorità ontologica, legata a una mancanza di coscienza di classe per cui le persone non possono soddisfare il ruolo che viene loro destinato dal gruppo dominante. Tale condizione è aggravata dal volontarismo magico, ossia la convinzione che ogni persona abbia il potere di diventare ciò che vuole. L’ideologia capitalista scarica sul singolo la responsabilità del proprio insuccesso, infliggendo il senso di colpa di non essere abbastanza, o – appunto – buone a nulla. 

Secondo Mark Fisher, la privatizzazione dello stress è parte del processo capitalistico di produzione delle soggettività che il neoliberismo ha messo in atto dagli anni Ottanta in poi. Il soggetto neoliberale, competitivo e iper-produttivo, utilizza tecnologie di potenziamento del corpo per riuscire a stare al ritmo metropolitano e burocratico della vita contemporanea. Ognuno si confronta autonomamente e individualmente con i propri stati di stress – approdando a una dimensione in cui l’individuo è portato a credere che, nel momento di fragilità, di burnout o di crollo, debba risolvere da solo il proprio problema, senza un aiuto comunitario e collettivo.

 

Attraverso la sperimentazione di un ascolto improduttivo del corpo, focalizzato sulla riappropriazione delle proprie fragilità, il workshop Buone a nulla cerca di costruire uno spazio del corpo sia individuale che collettivo, mettendo in atto una pratica di cura e di ascolto.

Bibliografia

Verso stagione 3

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

25 luglio 2023

Buone a Nulla è il workshop presentato da Ilaria Dal Lago e l’associazione culturale Genealogie del Futuro, all’interno del programma di ricerca della Stagione 3 di VERSO, ospitato presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.

Buone a Nulla

workshop

Come si sentirebbe il nostro corpo se lasciato libero di vivere la propria fragilità, senza pressioni temporali e produttive esterne?

Buone a Nulla riprende il testo Good for Nothing di Mark Fisher in cui l’autore analizza la propria depressione, riflettendo sulle cause politiche e sociali riconducibili a forme di oppressione di classe (ma anche di razza o di genere) esercitate dal potere. Questo genera nell’individuo un sentimento di inferiorità ontologica, legata a una mancanza di coscienza di classe per cui le persone non possono soddisfare il ruolo che viene loro destinato dal gruppo dominante. Tale condizione è aggravata dal volontarismo magico, ossia la convinzione che ogni persona abbia il potere di diventare ciò che vuole. L’ideologia capitalista scarica sul singolo la responsabilità del proprio insuccesso, infliggendo il senso di colpa di non essere abbastanza, o – appunto – buone a nulla. 

Secondo Mark Fisher, la privatizzazione dello stress è parte del processo capitalistico di produzione delle soggettività che il neoliberismo ha messo in atto dagli anni Ottanta in poi. Il soggetto neoliberale, competitivo e iper-produttivo, utilizza tecnologie di potenziamento del corpo per riuscire a stare al ritmo metropolitano e burocratico della vita contemporanea. Ognuno si confronta autonomamente e individualmente con i propri stati di stress – approdando a una dimensione in cui l’individuo è portato a credere che, nel momento di fragilità, di burnout o di crollo, debba risolvere da solo il proprio problema, senza un aiuto comunitario e collettivo.

Attraverso la sperimentazione di un ascolto improduttivo del corpo, focalizzato sulla riappropriazione delle proprie fragilità, il workshop Buone a nulla cerca di costruire uno spazio del corpo sia individuale che collettivo, mettendo in atto una pratica di cura e di ascolto.

Bibliografia

About

L’associazione culturale no profit Genealogie del Futuro nasce nel 2021 a partire dal desiderio di generare nuove visioni interdisciplinari nell’ambito della cultura visuale contemporanea.

 

Come associazione nomade, promuove un’indagine critica sulla concezione del vivere contemporaneo, concependola come strumento di coesistenza e partecipazione intergenerazionale attiva.

 

Dal 2023 Genealogie del Futuro è anche un gruppo di ricerca editoriale informale, volto a indagare tematiche socio-politiche attuali.
Le riflessioni, che intrecciano la pratica curatoriale e artistica con altre branche disciplinari, sono raccolte e pubblicate nella piattaforma xenia.

Contatti

Per informazioni generali,  collaborazioni: info@genealogiedelfuturo.com

 

Per comunicati stampa, eventi: comunicazione@genealogiedelfuturo.com 

 

Per collaborazioni editoriali, proposte e articoli: redazione@genealogiedelfuturo.com 

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Team

Laureata in Valorizzazione dei Beni Culturali e in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali. Art Writer.

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Laureata in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali. Writing contributor per magazine e piattaforme online di ricerca.

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Laureata in Economia e Gestione dei Beni Culturali e in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali, scrive, è assistente editoriale web per Juliet Art Magazine e tesoriera di Genealogie del Futuro.

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Laureato in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali, scrive, ha co-fondato, insieme a Genealogie del Futuro, l’associazione Sympoietic Society.

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Laureata in Arti, Design e Spettacolo e in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali, ricercatrice e curatrice, collabora con istituzioni e associazioni di Milano e ha co-fondato, insieme a Genealogie del Futuro, l’associazione Sympoietic Society.

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Laureata in Graphic Design & Art Direction, studia Visual Cultures e Pratiche Curatoriali. Collabora con realtà artistiche come Graphic Designer.

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Laureata in Arti Visive indirizzo Pittura e in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali. Scrive per testate giornalistiche e di ricerca.

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Laureato in Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico contemporaneo a Torino e Visual Cultures e pratiche curatoriali a Milano. Co-fondatore di Genealogie del Futuro, editor, contributor e curatore indipendente.

Laureato in Arti, Design e Spettacolo e in Visual Culture e Pratiche Curatoriali. Art writer e curatore indipendente. Attuale presidente di Genealogie del Futuro.

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