Leggere il corpo-mente disabile: la visibilità obbligata come dispositivo di oppressione
di Julia Arena
Fiorire nel buio: custodire il glitch tra i silenzi di foreste digitali
di Vittoria Martinotti
(In)abitato
di Silvia Manzini
Come si traduce un odore su carta?
Silvia Manzini costruisce (In)abitato, un atlante di tracce olfattive legate alla dimensione domestica, intrecciando memoria e materia.
Scansiona fotografie, frammenti vegetali e oggetti personali — un paio di guanti, un vecchio rullino, un fazzoletto ricamato e una ciocca di capelli — per restituire la densità sensoriale della propria casa. Per orientarsi tra le pagine si può navigare tra le note olfattive: appunti che evocano gesti quotidiani, sensazioni e presenze ormai lontane, riempiendo l’assenza di chi non c’è più ma continua ad abitare gli spazi della memoria.
Come una petite madeleine capace di far riaffiorare memorie sopite, la fragranza di un fiore, l’aroma pungente del caffè, il profumo del pane o una fragranza legnosa si manifestano come impronte invisibili che restituiscono la complessità del ricordo familiare: un’identità sedimentata tra i margini di ciò che è stato vissuto e quanto continua a echeggiare nello spazio domestico, sottile e tangibile al tempo stesso.
Silvia Manzini (Modena, 2002) è un’artista visiva che vive tra Modena e Venezia. La sua ricerca nasce dal tentativo di voler esplorare la vulnerabilità, spesso frammentata e collettiva, attraverso una rilettura intima della memoria. I ricordi d’archivio familiare diventano il punto di partenza per una pratica che si sviluppa attraverso il tessile, gli odori, le antotipie e la fotografia analogica, in un dialogo tra materia organica, immagine e tempo.
Genealogie del Futuro è un’associazione culturale no-profit e le sue attività editoriali sono autofinanziate.
In questo spazio puoi sostenere le nostre attività con una piccola donazione.
Se hai già partecipato ai nostri eventi e ti sono piaciuti puoi aiutarci a realizzare i prossimi.
xenia è anche cartaceo! Se vuoi ricevere la tua copia, scrivici una mail a info@genealogiedelfuturo.com