Leggere il corpo-mente disabile: la visibilità obbligata come dispositivo di oppressione
di Julia Arena
Fiorire nel buio: custodire il glitch tra i silenzi di foreste digitali
di Vittoria Martinotti
Cacher la poussière sous le tapis
di Luca Avigo
La visibilità è feticcio e alibi. Con Cacher la poussière sous le tapis, Luca Avigo squarcia il velo di finzione delle grandi narrazioni pubbliche, restituendo una Parigi offesa e dissimulata al termine dei Giochi Olimpici del 2024. Il progetto intreccia fotografia documentaria, citazioni teoriche e frammenti giornalistici in un dispositivo critico che interroga la funzione stessa delle immagini, rivelandone l’ambivalenza tra svelamento e occultamento.
Un montaggio di scatti del 7 settembre 2024, costellato da riferimenti a Baudrillard, Sontag, Benjamin e testimonianze di collettivi attivisti, presentano una drammaturgia dell’invisibile: spazi abitati dal vuoto dei corpi rimossi e invisibilizzati in favore di una estetizzazione della città. L’estetica olimpica – apparentemente neutra, pacificatrice – si rivela un apparato di disciplinamento urbano e normalizzazione percettiva, in linea con logiche globali di gentrificazione, spettacolarizzazione e “pulizia sociale”.
Cacher la poussière sous le tapis rifiuta la narrazione consolatoria della compassione, chiamandoci a riconoscere il nostro coinvolgimento – come spettatorə, cittadinə, testimoni – nei meccanismi che rendono certi corpi e certi luoghi sacrificabili.
Luca Avigo (Brescia, 1999) vive e lavora a Milano. Parallelamente alla magistrale in Architettura al Politecnico di Milano e il master in musealizzazione dell’Accademia Adrianea, completati nel 2023, da anni segue assiduamente il mondo dell’arte, scrivendone per varie testate. Inoltre pratica la fotografia sia professionalmente che per ricerca personale; ha esposto al MO.CA di Brescia e al musil di San Bartolomeo ed è stato pubblicato su Perimetro. Attualmente lavora nello studio BDGS Architetti, collabora con Ellisse Communication Strategies e scrive per Whitehot Magazine NY, Doppiozero, RivistaStudio e il Giornale di Brescia.
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