Leggere il corpo-mente disabile: la visibilità obbligata come dispositivo di oppressione
di Julia Arena
Fiorire nel buio: custodire il glitch tra i silenzi di foreste digitali
di Vittoria Martinotti
I miei occhi sono foglie verdi
di Alessandra Gatto
I miei occhi sono foglie verdi è un progetto fotografico che, unendo estetica e scienza, indaga la possibilità di comunicazione tra essere umano e mondo vegetale. Alessandra Gatto, in collaborazione con il dipartimento di Bioscienze dell’Università Statale di Milano, ha utilizzato un microscopio confocale per stimolare con luce fluorescente rossa i cloroplasti di un pothos, traducendone le risposte cellulari in immagini. Spesso si guarda al vegetale attraverso letture politiche; l’artista sceglie invece l’ascolto diretto. La luce diventa mezzo di scambio e scrittura, dove fotografia e stimolo biologico coincidono. Le immagini, inizialmente astratte, si rivelano lentamente, invitando a una lettura attenta in armonia coi tempi del mondo vegetale, per esplorarne la complessità invisibile.
Alessandra Gatto (Castrovillari, 1993) è un’artista che vive e lavora a Milano. Ha conseguito la laurea triennale in Fotografia presso la LABA, Libera Accademia Di Belle Arti di Firenze, e successivamente un master in Photography and Visual Design presso la NABA di Milano. Successivamente è stata assistente dell’artista Alessandro Sambini. Infine ha conseguito il biennio in Fotografia all’Accademia di Belle arti di Brera. Dal 2020 è co-founder dello studio ZIMA, che si occupa di fotografia di opere d’arte e beni culturali.
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